Di seguito puoi leggere il riassunto della diretta del 28 Giugno 2022 con ospite Tatiana Carcereri, operatrice olistica e consulente in Armomaterapia. Ci ha accompagnati lungo una strada fatta di profumi, sensazioni, emozioni e ricordi. Ci ha regalato delle considerazioni, consigli e soprattutto la voglia di “annusare”. E’ stata una chiacchierata intensa, piena di domande e molto coinvolgente. Buona visone e buona lettura Federica
Parto dal principio.
Devi sapere che quando si parla di oli essenziali, ognuno di noi ha una sua preferenza in fatto di “odori”. Molto spesso ci portano a ricordare un fatto della nostra vita, un’esperienza più o meno positiva.
In un attimo siamo lì, dove eravamo “una vita fa”, a rivivere “col senno di poi” il momento che è rimasto nella nostra memoria. Sia in senso positivo, che il contrario.
Questo è permesso dalla connessione con il sistema limbico. E’ una parte del nostro cervello che lega strettamente le emozioni e l’olfatto (come organo di senso).
Agendo su uno di questi fattori, strettamente correlati, possiamo mettere “mano” a situazioni che ci stanno frenando o limitando e alle quali, magari, non sappiamo dare una spiegazione.
Esistono moltissimi oli essenziali, ma gli unici ammessi in Aromaterapia sono quelli di grado A che rappresenta il grado di purezza.
Quindi, quelli delle bancarelle o di dubbia provenienza, possono essere inutili o addirittura dannosi.
Gli oli essenziali agiscono in profondità su tutti i livelli della persona e lo fanno in contemporanea. Scegliendoli si può agire su di sé e lo si può fare in modo autonomo, dando bado alla nostra preferenza personale.
In alcuni casi, affiancati alla medicina tradizionale creano un’ottima sinergia (N.B. Nel caso in cui ci si stia sottoponendo a una cura è bene verificare che i principi attivi non vadano a interagire o addirittura ad annullarsi con l’azione dell’olio essenziale. La stessa cosa dicasi durante la gravidanza e l’allattamento.)
Perché affidarsi a un olio essenziale in un momento difficile o particolare della propria vita?
Quando si ha bisogno di un sostegno “esterno” durante un momento che ti sta mettendo alla prova, puoi rivolgerti alle essenze: non forzano l’organismo, ma piuttosto lo inducono a ritrovare la salute (omeostasi) e il benessere personale.
In comune con le discipline bionaturali, sono loro stessi bionaturali e biodisponibili, che è il massimo della naturalità.
Sono le sostanze più ricercate dalla pelle.
Agiscono contemporaneamente sul corpo fisico, emozionale, energetico.
Sono perfetti sia per la parte fisica, ma anche durante un percorso evolutivo di crescita personale.
Migliorano tantissimo ognuno di questi aspetti:
- Disturbo momentaneo fisico,
- autostima,
- adatta alla skincare,
- rilascio di traumi,
- in casi di abbassamento di umore,
- attacco di ansia,
- preoccupazione
- forte tensione emotiva
Si possono usare singolarmente o con un mix.
Oli essenziali: Come si utilizzano e si esaltano?
Alcuni sono edibili: si possono inghiottire. Esistono dei workshop per utilizzarli sui cibi esaltando i sapori e unendo anche un potere vibrazionale al cibo preparato.
Meglio non usarli in cottura perché con le alte temperature perdono le loro caratteristiche.
Non hanno una scadenza, l’importante è chiudere bene la boccetta dopo l’utilizzo.
Molti oli essenziali possono avere la stessa proprietà, ma dipende da chi che li sceglie. E’ molto personale.
E’ meglio usarli a freddo tramite diffusori in plastica medica, per evitare che la sostanza intacchi l’oggetto, lo rovini col tempo e che l’essenza perda di efficacia.
Una tecnica molto valida e immediata all’utilizzo di un diffusore ambientale, è l’aroma dry.
Si inala semplicemente l’essenza dalla boccetta per 10-15 secondi.
Oppure lasciando cadere una goccia o due sul palmo della mano e si strofinano entrambi i palmi insieme in senso orario (in ambito energetico aiuta la tonificazione).
Poi, si inala profondamente a occhi aperti. Il risultato è immediato. Perché il dialogo tra cervello, olfatto ed emozione è velocissimo.
Gli oli essenziali che cosa muovono nel corpo e nelle emozioni?
Gli oli essenziali muovono sempre qualcosa. In modo molto morbido, sia dal punto di vista fisico che mentale.
Dialogano con il sistema limbico e inducono una risposta positiva piuttosto rapida.
Si può utilizzare un’essenza per un momento di rabbia/tensione intensa, oppure ci si può sottoporre a un protocollo emozionale per agire su degli elementi radicanti e dei tratti potenzialmente sabotanti (solitudine, mancanza di amor proprio, fallimento, insicurezza). Sono approcci diversi, ma non è detto che non si possano abbracciare entrambi.
Come agiscono gli oli essenziali?
Agiscono in maniera intelligente e discriminante. Quindi è difficile “sbagliare”. Comunicano alle cellule le corrette coordinate per attivare i processi necessari. Induce l’autoregolazione, l’auto guarigione (omeostasi) del corpo.
Le tempistiche conosciute per i diversi strati corporei sono:
- 20’’ per attivare il sistema limbico
- 2’ per arrivare al flusso sanguigno
- 20’ per raggiungere ogni cellulare del corpo.
Gli oli essenziali sono tra le poche sostanze che superano la barriera emato-encefalica.
Indipendentemente da quanto sia il tempo di raggiungimento dei diversi strati corporei, ogni persona è unica e ha una reazione specifica con tempistiche diverse.
Ogni essenza è costituita da diversi componenti chimici, alcuni addirittura arrivano fino a 400 sostanze chimiche con precise caratteristiche.
Proprio per questa ragione hanno molteplici proprietà benefiche, tra le quali
- antiparassitarie
- stimolanti del sistema immunitario (chiodi di garofano, cannella, origano),
- battericida (tea three),
- detossinante,
- drenante,
- sostegno per le pareti venose
- stimolanti per il cuoio capelluto (rosmarino e legno di cedro)
- Antinfiammatori (lavanda, copaiba, incenso e qualche altra decina)
Per le meditazioni: incenso (massaggiando sul terzo occhio per avere chiarezza, o sulla Corona per una connessione spirituale facilitata), lavanda, copaiba, palo santo, la salvia sclarea, cipresso (radica ed eleva allo stesso tempo) massaggiato sotto il piede, lungo la colonna vertebrale e sulla Corona.
Un’essenza da non lasciare mai a casa?
Un olio essenziale da avere sempre “in borsetta” è la lavanda: passepartout per eccellenza. Ha moltissime proprietà: dal punto di vista mentale, placa gli eccessi, pace interiore, grande equilibrio, dal fisico, allenta le tensioni muscolari, rallenta il battito cardiaco, ottimo sulla pelle: psoriasi, scottature, taglietti. Dal punto di vita emozionale aiuta a ritrovare e fare chiarezza la nostra identità, migliora la capacità e la comprensione di ciò che siamo, libera dai conflitti, lavora sul rapporto con la madre.
E’ stata una chiacchierata piena di spunti, di voglia di apprendere e andare in profondità.
Il mondo degli oli essenziali è infinito tanto quanto il desiderio di abbracciare nuovi punti di vista e aprire ancora di più la mente. E il naso!
Infine ti segnalo due autori di libri sull’Aromaterapia: Luca Fortuna, Sandra Perini.