La Moxa è una antica tecnica orientale che sfrutta il potere benefico del calore prodotto dalla combustione dell’artemisia. Il termine Moxa deriva dagli ideogrammi giapponesi “Moe” bruciare e “Kusa” erba. Infatti in questa tecnica cinese si utilizzano piccole porzioni di Artemisia, in polvere o in bastoncino, che vengono bruciate sulla pelle o vicino ai punti interessati per riscaldarli e stimolarli senza provocare scottature.
Utilizza gli stessi punti dell’agopuntura ma non è una tecnica invasiva, infatti il riscaldamento avviene nelle aree della cute al di sopra dei punti di agopuntura o dei meridiani energetici. È particolarmente indicata per liberare i flussi energetici e armonizzare il QI o per trattare patologie dovute al freddo o al calore, dimostrando le sue potenzialità sopratutto nelle fasi croniche delle malattie.
La Moxibustione viene comunemente trattata in molte strutture ospedaliere ed è abbinata al massaggio, all’agopuntura o viene utilizzata come tecnica singola.
Dal 2010 l’UNESCO ha ritenuto la Moxa patrimonio culturale dell’umanita inserendola nella lista tra i Patrimoni orali e immateriali dell’umanità, insieme all’agopuntura.
Come funziona la moxa
La moxa viene utilizzata per alleviare dolori dovuti al freddo e all’umidità, stimolare il flusso energetico dei meridiani, tonificare lo Yang e mantenere la salute espellendo le energie negative
Auraspei suggerisce agli Ospiti di rendere partecipe l’operatrice di eventuali informazioni utili a creare il trattamento più adatto.
Si consiglia quindi di avvertire se:
- sono in atto patologie (ad esempio di origine cardiaca, spinale, da trauma, epidermica, organica…)
- siete in stato di gravidanza
- state sottoponendo a cure farmacologiche
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